Da anni Coscienza Svizzera propone, con la collaborazione della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (RSI) e con il sostegno dell’Ufficio federale della cultura (UFC), il progetto di scambio e di incontro fra classi liceali di lingua diversa «Parlo Un’Altra Lingua, ma ti capisco». Dal 2023, l’incontro sul terreno, tra gli studenti delle diverse scuole, avviene al Centro sportivo nazionale CST – Tenero durante la prima settimana di novembre, unendo dialogo e scoperta, svago e attività sportive.
Secondo la formula abituale, alcune decine di giovani di classi di regioni e lingue diverse riflettono, durante l’anno scolastico e sotto la guida di insegnanti e di formatori, sulle opportunità e sulle barriere del plurilinguismo e della multiculturalità, lavorando a una tematica, scelta di comune accordo. L’approccio è libero, lo svolgimento pure, ma l’obiettivo per le classi partecipanti è di lavorare insieme comunicando a distanza – in condivisione online e/o sul terreno – per produrre un documento multimediale – fiction, cortometraggio, documentario basato su testimonianze raccolte, o altro – che analizzi, interpreti e racconti in modo creativo e originale il tema prestabilito.
Volendo riassumere gli obiettivi dell’intero percorso e le principali tappe del suo svolgimento, si tratta di:
- favorire la conoscenza reciproca degli allievi; sensibilizzarli a problematiche attuali e per quanto possibile, intergenerazionali. Portare momenti di svago e esperienze d’incontro.
- Introdurre gli allievi al lavoro e al linguaggio multimediale grazie alla presenza di professionisti e formatori.
- Riguardo allo svolgimento: il progetto si articola solitamente in diverse fasi, in parte indispensabili, in parte facoltative in funzione dei temi scelti:
- primi scambi e contatti a distanza con le classi disposte a partecipare, se necessario, in collaborazione con movetia (agenzia nazionale per la promozione degli scambi e della mobilità all’interno del sistema educativo) e la sua piattaforma “match&move”), tramite sito web, social network, e-mail e videoconferenze, e preparazione in classe;
- contatti preliminari per individuare le persone disponibili e organizzare la raccolta delle loro testimonianze;
- raccolta (registrazione con videocamera) delle storie o testimonianze, che in seguito i giovani esaminano e traducono in racconti multimediali, con l’aiuto di una piattaforma online condivisa (www.parlounaltralingua.ch) e videoconferenze;
- le classi con workshop diretti da specialisti del settore (recitazione, tecniche di ripresa, scrittura e sceneggiatura, regia, montaggio ecc.) riflettono sulle storie e sulle modalità narrative e danno vita ai racconti multimediali. Documentano se possibile questa loro esperienza con un “diario di bordo” (documentario);
- tramite la piattaforma online condivisa (www.parlounaltralingua.ch) e videoconferenze, le classi postano il materiale prodotto e documentano, con l’aiuto della videocamera, il backstage del progetto;
- postproduzione (montaggio) e, in genere, presentazione al pubblico con la partecipazione delle classi implicate, ev. partecipazione a festival del cinema giovane o del tipo Castellinaria.
Partecipanti
Scuole medie superiori di regioni e lingue diverse, case per anziani.
Partner e sostenitori
Ufficio federale della cultura (UFC); Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (RSI).