Durante l’anno in rassegna e dopo una lunga pausa forzata per ragioni di pandemia, abbiamo finalmente realizzato una nuova edizione del progetto di scambi «Parlo un’altra lingua, ma ti capisco» (PUAL).
L’impostazione del progetto risale al 2010 e quella realizzata nel 2023 è la settima edizione (www.parlounaltralingua.ch). Le classi e le regioni coinvolte cambiano e il profilo tematico dell’edizione si rinnova di volta in volta, grazie ai partecipanti. Coscienza Svizzera coordina il tutto, in collaborazione con la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (RSI), con il sostegno dell’Ufficio federale della cultura (UFC) e – nuovo dal 2023 – con la collaborazione del Centro sportivo nazionale CST – Tenero.
Secondo una formula sperimentata, alcune decine di giovani liceali di classi di regioni e lingue diverse riflettono, sull’arco di un anno scolastico e sotto la guida di insegnanti e di formatori, sulle opportunità e sulle barriere del plurilinguismo, della multiculturalità e – aspetto nuovo per quest’edizione 2023/24 – degli scambi intergenerazionali, con persone della ‘terza e quarta età’, che forse più di altri hanno vissuto un periodo di disagi e solitudine a causa della pandemia Covid-19.
Alla luce dei problemi creati dalla pandemia, tanto in ambito scolastico quanto nelle case per anziani, è infatti nata una variante, che abbiamo chiamato PUAL-Distanza 70 (perché 70 anni sono gli anni che separano fra loro i partecipanti, da un lato gli ospiti di case di riposo, dall’altro classi di giovani di scuola media superiore, liceo, ecc.), con uno svolgimento innovativo, maggiormente centrato su registrazioni in loco e lavoro online, in parte compatibile anche con gli ostacoli vissuti nel 2020 e con il loro parziale perdurare, in parte meno oneroso in termini di trasferte.
Le persone anziane hanno partecipato di viva voce in fase iniziale, raccontando una loro vicenda personale davanti alla telecamera, con l’assistenza di personale di cura, animatori o animatrici del proprio istituto e con l’aiuto di un nostro regista e/o cameraman professionista di lunga esperienza.
Dopo aver vissuto di persona queste esperienze, i giovani rivedono e analizzano le testimonianze filmate, e in seguito si procede al montaggio di un documento conclusivo.
L’idea prevedeva di dar vita, tramite la narrazione, a storie d’amore e vicende accadute tanti anni fa e che ancora vibrano nel cuore. Ogni persona infatti, soprattutto se anziana, conserva nella sua memoria una storia d’amore, di passione o un progetto di vita. Può essere il primo bacio fugace oppure il grande innamoramento durato poi una vita.
“PUAL-distanza 70” ha fatto incontrare due generazioni di regioni linguistiche diverse e, prendendo spunto da storie di vita, ha creato una dinamica vincente e schietta tra tutti i partecipanti.
Partecipanti:
Svolgimento:
L’edizione 2023 non è ancora terminata; come sempre si conclude con l’anno scolastico e con la presentazione dei ‘prodotti’ nella primavera successiva; quest’anno in maggio e giugno, nelle diverse sedi. In termini di rendiconto è tuttavia possibile già trarne un primo bilancio intermedio molto positivo, al di là delle aspettative.
La scelta tematica si è rivelata azzeccata e molto riuscita, ha dato adito a scambi intergenerazionali effettivi, e apprezzati. La conversazione tra le due ‘sponde’ – a distanza ‘70’ – ha suscitato momenti di empatia e confronto di grande interesse e intensità, sia tra la visione del mondo delle due generazioni rispetto al tema trattato, sia nell’esperienza diretta del ‘mondo dell’anziano’ in istituto, in condizioni di salute – e disabilità! – molto differenziate. La dimensione affettiva, il parallelo con i propri nonni, l’opportunità di ‘presentarsi’ e scoprirsi nel dialogo (intervista sociologica partecipata) verso i compagni e gli anziani intervistati hanno provocato situazioni inconsuete – non da ultimo, la visita stessa del gruppo di giovani in casa per anziani per sentire le ‘loro esperienze’ – e di mutua (ri)scoperta, con ruoli diversi e attivi.
Il plurilinguismo e la multiculturalità si sono rivelati condizione costante per capirsi, dentro e fuori le case per anziani: tra i giovani, anche se tendenzialmente riuniti per lingua nei momenti liberi, ma obbligatoriamente nei confronti degli anziani, tra i quali prevale di gran lunga una diversità linguistica insospettata (tedesco, svizzero tedesco, inglese, francese, italiano). Risorse individuali – di giovani e anziani – e strategie di gruppo hanno risolto ogni situazione.
Lo svolgimento corretto delle interviste dal profilo umano – modalità d’approccio, attenzioni per l’anziano, diplomazia e rispetto – è stato preparato con attenzione e riguardo alle diverse forme di disabilità (disabili, ipovedenti, invalidi, …) ed è stato seguito in modo esemplare dai giovani. Lo svolgimento corretto delle interviste dal profilo tecnico – suono, immagine, ritmo, domande (smartphone, drone) – è stato preparato accuratamente in classe e in loco; ha permesso sicuramente di acquisire e sperimentare nuove competenze, con risultati di buona qualità.
L’insieme dei preparativi considerati opportuni e prodigati da animatori e docenti (ma anche dai responsabili delle case per anziani che ci hanno accolti), è risultato notevole e oneroso, anche in considerazione del numero elevato di studenti (altre 50). In questo senso l’esperienza “Distanza 70”, basata sul coinvolgimento delle persone anziane in molteplici sedi è forse irripetibile.
La soluzione CST – retta da un contesto d’eccezione e dalla disponibilità del personale – e l’ospitalità data dal Centro sportivo di Tenero a prezzi molto convenienti è stata determinante anche poiché, oltre ad offrire sicurezza, qualità e sport, ha facilitato la logistica del soggiorno, in passato molto più complessa da risolvere sul piano organizzativo.
Nel bilancio complessivo mancano ovviamente ancora il documentario – ossia il prodotto derivato dell’incontro e del lavoro fatto – e la sua valorizzazione verso le scuole, il pubblico e i media. Sin d’ora tuttavia, ci sembra che l’edizione 2023 di PUAL lascerà un segno tra i ricordi dei partecipanti e resterà negli annali come molto originale e riuscita.
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